Dr Denis Dulla

Protesi

L’obiettivo del trattamento ortopedico di tipo protesico, cioè di sostituire la vostra anca o il vostro ginocchio con un impianto protesico artificiale è quello di alleviare il dolore e di ripristinare la funzione della vostra articolazione malata.

Nella pianificazione di questa cura chirurgica, l’ortopedico prenderà in considerazione molte cose, tra cui la vostra età, la vostra salute generale, il vostro livello di attività e cosa vi aspettate dall’intervento chirurgico. Se i metodi di trattamento non chirurgici, come ad esempio i farmaci, le infiltrazioni e la fisioterapia, non hanno avuto successo allora in tal caso si può iniziare a prendere in considerazione l’idea di sostituire la vostra anca o il vostro ginocchio con una protesi.

di età laddove con ragionevoli probabilità potreste fare un solo impianto per tutta la vita, oppure se ritenete che il 65 esimo anno di età sia troppo lontano da raggiungere con il vostro dolore allora il consiglio è non aspettare perché comunque il rischio di subire nell’arco della vita un secondo intervento di revisione per sostituire una della componenti esisterebbe comunque, quindi meglio godersi la gioventù senza dolori.

E importante la fisioterapia dopo l’intervento chirurgico?

Dopo una protesi all’anca ma soprattutto al ginocchio, la fisioterapia è fondamentale per un buona risultato finale. Deve essere fatta da personale esperto e qualificato e per almeno 2-3 mesi tutti i giorni. Presso il nostro ospedale la prima parte della fisioterapia potrà essere eseguita direttamente nel nostro reparto attrezzato perfettamente con due palestre e personale dedicato e altamente qualificato.

Quali sono le principali complicanze della chirurgia protesica?

La protesi all’anca o al ginocchio è un intervento il cui tasso di complicanze è molto basso ma comunque bisogna mettere in preventivo che, anche se molto raramente, qualcosa potrebbe non andare bene. Le più temibili complicanze sono l’infezione, la frattura periprotesica, specifico per la protesi di anca e di spalla e la lussazione dell’impianto e per la protesi di ginocchio la rigidità cioè la difficoltà ad estendere o a flettere il ginocchio. Queste sono complicanze che si verificano in circa l’1-2% degli interventi ma quando accadono talvolta comportano la necessità di una nuovo intervento chirurgico per risolvere il problema. Quando si ha una protesi si devono limitare attività a rischio di cadute o farle dopo adeguata preparazione muscolare (evitando comunque categoricamente attività sportive ad alto impatto come ad esempio il calcio o lo sci su piste impegnative).