Artrosi e una patologia di tipo degenerativo, in quanto porta alla progressiva degenerazione delle componenti anatomiche che formano le articolazioni con perdita progressiva della cartilagine articolare. Artropatia cronica, a carattere evolutivo, consistente inizialmente in alterazioni regressive della cartilagine articolare e secondariamente delle altre strutture che compongono l’articolazione (Tessuto Osseo, Sinovia, Capsula).
La cartilagine articolare è avascolarizzata motivo per cui non ha processi riparativi ottimali. L’artrosi provoca dolore attraverso l’infiammazione della membrana sinoviale con la liberazione fattori infiammatori.Una componente presente su tutta a cartilagine Articolare e L’acido ialuronico prodotto sia dai condrociti che dai sinoviociti (il 90% del liquido sinoviale è composto da Acido ialuronico).
L’artrosi si instaura quando in una articolazione si verifica uno squilibrio tra fattori di resistenza della
cartilagine e sollecitazioni funzionali. Tutto ciò determina l’erosione della cartilagine che determina alterazioni articolari.
ARTROSI PRIMARIE: riferite a fattori generali
• Età: modificazioni del PH del liquido sinoviale
• Ereditarietà: predisposizione familiare
• Squilibrio ormonale: gli estrogeni giocano un ruolo importante
• Obesità: sovraccarico funzionale
• Alterazioni metaboliche: con particolare riterimento a metabolismo de Calcic
• Ambiente: Condizioni di Lavoro e Clima
ARTROSI SECONDARIE: quando è riscontrabile una causa locale
• Concentrazione o alterata distribuzione delle sollecitazioni meccaniche (Varismo, Valgismo, Epifisiolisi)
• Alterazioni di natura infiammatoria
• Postraumatica (Rottura dei legamenti e danni al menisco)
• Necrosi epifisarie
La sintomatologia insorge subdolamente e tardivamente rispetto all’inizio della malattia, ed è esclusivamente locale con tendenza alla cronicizzazione. I sintomi più comuni dell’artrosi sono il dolore, la rigidità e la limitazione nell’utilizzo dell’articolazione.
Il dolore avvertito è di tipo meccanico, cioè maggiore dopo l’esercizio oppure quando si carica peso sull’articolazione interessata; di solito il dolore è più intenso la sera e si attenua con il riposo. Spesso all’inizio dei movimenti si può sentire l’articolazione che cede e si possono sentire anche rumori detti “scrosci” articolari.
Radiografia: i segni radiologici visualizzabili sono:
• Riduzione asimmetrica della rima articolare
• Osteofitosi marginale: Gli osteofiti sono dei cercini ossei a becco.
• Geodi: sono delle cavitazioni presenti nelle Zone Osteosclerotiche (caratterizzate da addensamenti di tessuto osseo), contenenti liquido sinoviale, frammenti di cartilagine.
La terapia ha come obiettivo il blocco o il rallentamento del processo degenerativo. Ci sono 3 opportunità terapeutiche:
Terapia medica:
• Fans: per os con scopo antinfiammatorio e antiflogistico.
• Infiltrazioni locali (cortisone, AC. Ialuronico, PRP)
Terapia Fisica: calore e ginnastica funzionale sono indicate in ogni fase della malattia. La cartilagine essendo scarsamente vascolarizzata è un tessuto che risponde agli stimoli esterni. In particolare la proliferazione e la funzionalità dei condrociti viene regolata in base agli strass meccanici subiti dall’articolazione . Se questi stimoli vengono meno, come accade in seguito all’immobilità prolungata, la produzione di proteoglicani rallenta. Motivo per cui è importane una regolare attività fisica nella prevenzione dell’Artrosi.
Terapia chirurgica:
Artroprotesi: sostituzione completa di una articolazione con una protesi, che riproduce
anatomicamente e funzionalmente l’articolazione danneggiata (ginocchio, anca e spalla).
Osteotomia: è considerata una profilassi precoce dell’artrosi negli esiti sfavorevoli di alcune affezioni congenite (Displasia dell’anca) od Acquisiti (M. di Perthes Epifisiolisi). Consiste nel modificare l’asse di carico, riducendo le sollecitazioni che gravano sul lato colpito dal processo artrosico.
– Terapia Genica/Fattori di Crescita/ Cellule Staminali del Cordone Ombelicale rappresentano
ulterior possibilità future.